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La nuova mania di mangiare cibo per strada

C’è a chi piace fritto, arrosto, oppure al forno. Avvolto in un cartoccio o in semplice foglio di carta, comprato in un locale o in un chiosco, oppure a bordo di un furgone attrezzato. Parliamo dello street food, il cibo nato per essere acquistato e consumato per strada, che sta vivendo un periodo d’oro, soprattutto in Italia e tra i giovani che riscoprono le tradizioni del cibo nazionale. Da sud a nord, da est a ovest, a fianco di locali secolari fioriscono un pò ovunque le street food dedicate al cibo che si mangia con le mani o – tutt’al più – con piatti e forchette di plastica, seduti su una panchina o sdraiati al parco. Un viaggio alla scoperta del cibo da strada italiano, gustato tra arancinerie, piadinerie, frullaterie, patatinerie, yogurtherie, panineria, toasterie...
 

Gli stili d'arredo della ristorazione da strada

A differenza del fast food, spesso associato all'idea di cibo spazzatura, i locali dello street food o cibo da strada puntano al contrario ad offrire una scelta limitata a pochi prodotti, ma la cui materia prima sia più di qualità e con una forte connotazione geografica, tant'è che spesso il cibo da consumare per strada è una specialità locale o regionale. Spesso si tratta di un solo ingrediente declinato in tutte le sue varianti. Lo stile d'arredo va di pari passo con l'immagine evocativa legata al consumo di quel cibo: e quindi uno stile vintage se pensiamo alle tradizioni antiche da cui nasce l'arancino, uno stile eco-friendly per chi cerca un cibo salutare come centrifugati o frullati e via dicendo...

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